La Lente sul Territorio n. 3

La Lente sul Territorio

a cura di Gaetano Fontana

Anno II n. 3 – Marzo 1993

In questa pagina pubblichiamo il n. 3 del nuovo mensile stabiese di attualità, cultura, politica e sport. Il Direttore Responsabile era Wanda Baratta e direttori Laura Cesarano e Nino Esposito, annoverava tra i collaboratori: Raffaele Bussi, poi diventato Direttore editoriale del periodico, Antonio Morese, Giuseppe Comentale, Luigi D’Alise, Marzio Donà, Carlo Manfredi, Roberto Cautiero, Marica Esposito, Roberto Gargiulo, Flavia Iacuaniello, Arturo Manganaro, Marialuisa Maresca, Ettore Pica, Catello Romano. Purtroppo il mensile, edito da Treves Editore, via Roma 101 Gragnano, purché ben fatto, non andò oltre il secondo anno di vita cessando le sue pubblicazioni dopo l’estate del 1993.

Lente sul Territorio

Lente sul Territorio


La Lente sul territorio contava numerose corrispondenze, distribuite in modo capillare su tutto il comprensorio. Le più attive provenivano da Castellammare di Stabia, Pompei, Vico Equense, Sorrento, Meta, Piano di Sorrento, Sant’Agnello, Lettere, Gragnano, Agerola e Pimonte. Ogni località offriva uno spaccato autentico della vita quotidiana, con notizie, curiosità e approfondimenti che contribuivano a costruire un racconto corale del territorio.

Molto seguita era la sezione politica, orientata verso il pensiero socialista. Gli articoli trattavano con lucidità temi di attualità, problemi sociali e dinamiche amministrative. Il linguaggio era diretto, spesso pungente, ma sempre ben argomentato. La redazione non esitava a sollevare interrogativi scomodi o a denunciare storture locali, attirando così l’attenzione di un pubblico attento e partecipe.

Accanto alla politica, trovava ampio spazio la cultura. Questa parte del giornale era curata con grande passione dall’avvocato Raffaele Bussi, figura di spicco dell’ambiente intellettuale stabiese. Scrittore prolifico e raffinato, Bussi era autore di opere come I Picari di Maffeo, L’estasi di Chiara, Michele T e Servi e Satrapi. I suoi interventi arricchivano il giornale con riflessioni profonde e analisi letterarie di ampio respiro.

La Lente sul territorio veniva stampato presso la storica Tipografia Somma di Castellammare di Stabia. Il costo del singolo numero era di 3.500 lire, una cifra contenuta che ne favoriva la diffusione anche tra i lettori più giovani e tra gli appassionati di informazione indipendente. Il formato era sobrio ma curato, e la grafica, pur semplice, rendeva la lettura chiara e piacevole. In un’epoca ancora lontana dal digitale, questo giornale rappresentava un punto di riferimento vivo, impegnato e profondamente legato al territorio.


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