Giuseppe D’Angelo, custode dell’identità stabiese

(Biografia a cura di Liberoricercatore.it)

Giuseppe D’Angelo – (foto Enzo Cesarano)

Giuseppe D’Angelo, (Castellammare di Stabia, 21gennaio 1943-22 febbraio 2017); ad appena 18 anni, nel 1961, conseguì la Maturità presso il Liceo Classico Plinio Seniore. Il 6 dicembre 1966, si laureò in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi Federico II. Fra il 1970-71, fu Ufficiale di Complemento ad Ascoli Piceno.

Professore di ruolo per l’insegnamento di Materie Giuridiche ed Economiche negli Istituti diScuole Medie Superiori Statali, è stato Direttore della Sede Coordinata dell’Istituto Professionale di Stato per le Attività Commerciali e Turistiche Augusto Graziani di Castellammare di Stabia per dieci anni.

Dal 1982 al 1989 è stato membro della Commissione Beni Ambientali al Comune di Castellammare e per dodici anni, dal 1977 al 1988, è stato Giudice Conciliatore presso la Pretura di Castellammare. E’ stato, inoltre, Presidente del Circolo Nautico Stabia dal 1989 al 1992.
E’ stato Assessore Esterno alla Trasparenza e al Bilancio del Comune di Castellammare di Stabia dal 29 gennaio 1993 a Febbraio del 1994.

Era iscritto all’Albo degli Avvocati del Tribunale di Torre Annunziata e, con Decreto del Ministro della Giustizia del 12 luglio 2001, fu nominato Giudice di Pace.

Il grande merito che l’intera comunità culturale stabiese gli riconosce è quello di aver costituito e poi avviato il riordino dell’Archivio Storico «Catello Salvati» del Comune di Castellammare di Stabia di cui è stato Soprintendente Archivistico Onorario fino dal 1979. Immenso fu il suo interesse per la tutela del patrimonio storico e culturale stabiese. Iscritto da oltre vent’anni alla Società Napoletana di Storia Patria, fu socio dell’Archeoclub Stabiese e del Comitato «L. D’Orsi» per gli Scavi di Stabiae, fu tra i fondatori della rivista Cultura e Territorio, rivista del Distretto Scolastico 38, nonché presidente dell’Associazione Stabiana di Storia Arte e Cultura, oltreché socio del Centro di Cultura e Storia Amalfitana e Caporedattore della rivista Cultura & Società. Collaboratore del sito Libero Ricercatore, è stato autore di numerosi ed apprezzati saggi storici.


Indice delle Pubblicazioni:

  • Le delibere dell’Universitas di Castellammare di Stabia 1513-1550 (1982);
  • Le vicende dell’Archivio Storico Comunale di Castellammare di Stabia (1984);
  • Ricordando Giuseppe Cosenza (1985);
  • Le acque minerali di Castellammare nella letteratura (1986);
  • La toponomastica cittadina nel quadro delle fonti storiche (1988);
  • I luoghi della memoria (1990 1ª ediz. e 1994 2ª ediz.);
  • La vita e il culto di San Catello (1991);
  • Circolo Nautico Stabia 1921-1996 (1996);
  • Collegio e Chiesa del Gesù (1997);
  • Il Duomo di Castellammare di Stabia (1998);
  • Le fonti letterarie romane per la storia di Stabiae (1999);
  • La Castellammare Borbonica 1734 -1860 (1999 e 2002);
  • Le fonti letterarie romane per la storia di Stabiae (1999);
  • Le strade di Castellammare di Stabia. I luoghi, i personaggi, le storie (2000);
  • La chiesa del Gesù e la Missione del 1649 in Castellammare di Stabia, (2001);
  • Appunti storici sul Palazzo Reale di Quisisana (2002);
  • Una fonte inedita per lo studio della penisola sorrentina. I Magni Sigilli della Regia Camera della Sommaria 1452-1516 (2002);
  • Castellammare di Stabia la città delle acque (2002);
  • Castellammare di Stabia nella letteratura internazionale (2002);
  • Le fonti letterarie classiche per la storia di Stabiae, in «Stabiae: Storia e Architettura. 250° Anniversario degli Scavi di Stabiae 1749-1999» Convegno Internazionale. Castellammare di Stabia 25-27 Marzo 2000, a cura di G. Bonifacio e Anna Maria Sodo, Ministero per i Beni e le Attività Culturali Soprintendenza Archeologica di Pompei, Roma, L’Erma di Bretschneider (2002);
  • I Ragazzi del ’99. Gli stabiesi alla Grande Guerra (2006);
  • La costruzione della Torre Alfonsina in Castellammare di Stabia 1451-1453 (2007);
  • Sul filo della memoria – Castellammare di Stabia attraverso le incisioni del XVIII e XIX secolo- Longobardi (2008);
  • Anonimo Sorrentino. La vera storia dei santi Antonino e Catello. Roma (2008);
  • La Castellammare borbonica 1734-1860 Cultura, turismo e industria nella città (2014).

È coautore di:

  • L’Archivio Storico Comunale (1982);
  • Venti anni di vita stabiese 1918-1938 (1982);
  • La Città verso l’unificazione nazionale (1983);
  • Gran Caffè Napoli. Un caffè e la sua città: cronache e costumi dal 1850 (1987);
  • Stabia e San Catello al VI secolo (1995);
  • Le fonti bibliografiche per la storia di Castellammare di Stabia (1996);
  • Castellammare di Stabia luogo d’arte cultura tradizioni (1997);
  • Luigi Denza. Il genio di Funiculì Funiculà (2001);
  • Castellammare di Stabia. Archivi e Biblioteche (2002).

Un pensiero su “Giuseppe D’Angelo, custode dell’identità stabiese

  1. raffaele scala

    Con Pippo D’Angelo, Castellammare perde il suo massimo cantore, l’uomo che più di ogni altro ha scritto sulla nostra Castellammare, illustrandone le virtù, decantandone la bellezza, descrivendoci angoli, piazze, palazzi e strade, aiutandoci a conoscerle e ad amarle ancora di più. Addio Pippo, da oggi Castellammare è più povera e più sola.

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