L’Assunta “2016” (tra riflessioni e devozione)

l’Editoriale di Vincenzo Cesarano

Cari stabiesi, anche quest’anno, nel giorno della vigilia dell’Assunta si è svolta la tradizionale processione in mare della statua della Madonna che si venera nella chiesetta al Corso Vittorio Emanuele. E come al solito noi della redazione di liberoricercatore.it eravamo presenti per documentare l’evento.

Processione dell'Assunta "2016" (foto Enzo Cesarano)

Processione dell’Assunta “2016” (foto Enzo Cesarano)

Ancora una volta quello che mia ha colpito è il grande senso di responsabilità e di civiltà di una parte del popolo stabiese, ai quali per motivi di sicurezza è stato precluso l’accesso all’arenile a causa dei lavori della villa comunale (il tratto che va dalla villa al mare è stato consentito solo ai portatori e alla statua)… fuori ai cancelli di protezione ai lavori, i devoti cittadini, interrompendo il loro cammino, sono rimasti a guardare dalle sbarre, continuando il proprio cammino di fede a distanza, seguendo e accompagnando con lo sguardo l’Assunta in processione diretta verso il mare (il tutto si è svolto in silenzio e con la massima disciplina, senza mostrare peraltro alcun segno di protesta). Un comportamento civilissimo con il quale si è dimostrato, ancora una volta, che la cittadinanza è più responsabile, e più attenta delle autorità e dei politici (che a dirla tutta, in visione dell’evento, con un minimo di lungimiranza, potevano prodigarsi per tempo per permettere lo svolgersi intero di questa suggestiva processione).

Un vero e proprio atto rivoluzionario che mi ha portato ad associare questo civilissimo comportamento del popolo stabiese (da tutti considerato: indisciplinato e ribelle), alla lettura di un articolo di Erri de Luca, che riporto a seguire:

Nelle molte resistenze popolari dentro il nostro Paese, dalla Valle di Susa alle trivellazioni petrolifere in Adriatico, non s’incontra il ribelle ma il tenace, non l’improvvisato ma il consapevole. Ribelle è una categoria personale, ognuno può esserlo stato anche a sua insaputa. Il presidente del Consiglio in carica ha agito da ribelle nel suo partito prima di assumerne la segreteria. Scaduto il termine rivoluzionario, escludo la supplenza del generico ribelle. Oggi conta l’impegno civile cocciuto e condiviso”.

Buona riflessione e buon Ferragosto a tutti!!!

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