Castellammare, nel racconto di un inglese
di Giuseppe Zingone
Arthur Hamilton Norway, nacque nel a Bodmin, Cornwall, England e morì il all’età di 79 anni, nel Southsea, Hampshire, England, è stato un funzionario pubblico e scrittore britannico. Il suo libro, in due volumi fu pubblicato nel 1901, noi abbiamo preferito estrarre la parte riguardante Castellammare dal volume del 1905.
Il giudizio di un uomo severo è quello che lo scrittore Arthur Hamilton Norway riserva alla città di Castellammare di Stabia nel suo Naples Past and Present: una città “sporca e maleodorante”. Lamenta, inoltre, di esservi rimasto quasi intrappolato a causa del maltempo, che gli impedisce di proseguire il viaggio verso la penisola sorrentina.
Tuttavia, ciò che possiamo aggiungere su Arthur Hamilton Norway è che non si trattava di un viaggiatore sprovveduto. Egli dimostra di essere ben informato sulla storia della nostra città, menzionando i briganti, la Madonna di Pozzano, alcuni dei nostri detti, usi e costumi con grande cognizione di causa. Il suo tono, forse inizialmente sprezzante, si trasforma gradualmente in un inno d’amore verso Castellammare.
Dal suo peregrinare dentro e fuori la città, le sue parole raccontano di un luogo unico e affascinante, straordinariamente bello, soprattutto per le sue caratteristiche naturali. Commovente è la sua descrizione dei palorci e dell’ingegno del nostro laborioso popolo, impegnato nel trasportare giù dalle montagne fascine e legna, risorsa primordiale per l’economia dei nostri avi.
Altrettanto suggestiva è la descrizione del tramonto, che chiude il suo racconto di Castellammare, lasciando un’impressione indelebile di una città dal fascino misterioso e senza tempo. Continua a leggere