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Spartito musicale - Faito (Su gentile donazione di Massimiliano Greco - Archivio liberoricercatore.it)

La seconda giovinezza del Faito

articolo di Nino di Somma

Approfittando della seconda giovinezza del Faito, dovuta alla riattivazione della funivia, intendo dare un modestissimo contributo storico. Al Monte Faito sono state dedicate due canzoni, scritte nel 1952. La prima è “’O panariello”, la seconda “’A varca pe’ vulà”.

Spartito musicale - Faito (Su gentile donazione di Massimiliano Greco - Archivio liberoricercatore.it)

Spartito musicale – Faito (gentile donazione di Massimiliano Greco – Archivio liberoricercatore.it)

‘O Panariello” fu una hit locale, tanto che ancora oggi le persone anziane adottano il sinonimo di “panariello” per indicare la funivia. La similitudine dell’autore fu felice, perché la nostra funivia somiglia tanto ad un panierino, di quelli che usavano gli scolaretti per portare la merenda.

La canzone, composta in versi e musica da Guglielmo Nestore Mossuto, un funzionario comunale con la passione per il pentagramma, fu scritta proprio per celebrare l’inaugurazione della funivia, nel 1952. Insomma, se “funiculi funiculà” di Luigi Denza, nel 1879, fu la colonna sonora della prima funicolare del Vesuvio, anche la funivia del Faito ebbe il suo cantore. Continua a leggere

Faito nel celebre film Lazzarella

articolo di Antonio Mascolo

La riapertura della funivia del Faito ha fatto rinascere l’appeal del nostro Monte, invidiabile da numerosi punti di vista, purtroppo poco invidiabile per come è gestito e men che meno pubblicizzato. Eppure negli anni d’oro dopo la realizzazione della funivia fu addirittura scelto come “singolare” location di un noto film napoletano, Lazzarella.

Stazione Funivia del Faito, lato Monte – Nella finzione del film Lazzarella

Il film, del 1957, a soli 5 anni dall’inaugurazione della “panarella”, è incentrato sulla notissima canzone di Pazzaglia/Modugno Lazzarella e vede tra il cast lo stesso Modugno, Aurelio Fierro ed ha come protagonisti della storia d’amore Alessandra Panaro (Sandra) e un giovane Mario Girotti (Luciano), che diventerà poi noto al pubblico come Terence Hill. La storia è ambientata in note location della città di Napoli, tra cui Piazza del Gesù, Circolo Canottieri Napoli, Coroglio e la solfatara di Pozzuoli. La ricca famiglia di Sandra possiede anche una villa in montagna dove trascorre l’estate. La cosa singolare è che nel film viene detto che la villa si trova in Trentino Alto Adige, mentre lo stabiese attento guardando il film (dal minuto 56 circa in poi) non può non riconoscere nella realtà uno chalet che si trova a Faito, Continua a leggere