Il Santuario della Basilica di Pozzano

articolo a cura di Maurizio Cuomo

Il Santuario della Basilica di Pozzano

Il Santuario della Basilica di Pozzano (foto M. Cuomo)

In prossimità del rinomato Cantiere Navale stabiese, a ridosso della strada Panoramica che da Castellammare conduce a Sorrento, sorge (sulla omonima collina) il Santuario della Basilica di Pozzano. Probabilmente ciò che ha dato luogo al toponimo Pozzano, è il celebre pozzo (attualmente conservato nell’ipogèo della Basilica), nel quale fu rinvenuta la sacra tela con l’immagine della Madonna (secondo gli storici, opera risalente ad epoca compresa tra l’XI e il XIII secolo).

Nascosta dai fedeli per sottrarla alla devastante furia distruttrice degli Iconoclasti (Movimento iniziato da Leone Isaurico, avverso alla diffusione di immagini e di icone sacre), si tramanda che la tela fu ritrovata alcuni secoli dopo, grazie ad una prodigiosa apparizione.

Basilica di Pozzano (collezione G. Zingone)

Basilica di Pozzano (collezione G. Zingone)

Nell’opera Castellammare di Stabia – Rievocazioni e rivendicazioni storiche (1), l’autore descrive in questo modo il miracoloso ritrovamento della tela: “Una notte, dei contadini che abitavano nei pressi del pozzo tutto coperto da virgulti e pruni, rimasero sorpresi ed impauriti nel vedere ardere una fiammella sempre immobile sul medesimo sito. Né ebbero coraggio di avvicinarsi al luogo per rendersi ragione del fatto che per varie notti continuamente si ripeteva. Senonché, in una delle notti seguenti, mentre nella sottostante marina ad alcuni pescatori che erano intenti a tirare sulla spiaggia le loro barche e gli attrezzi da pesca per metterli al sicuro dal temporale che minacciava scoppiare, apparve una immagine di donna, avvolta in bianco velo, circonfusa da candida luce e che intimò loro di recarsi dal Vescovo ed invitarlo a suo nome di recarsi sulla collina soprastante, di cercare di un pozzo coperto di erbe, virgulti e pruni e nel cui fondo era nascosto una sua preziosa immagine. Ed aggiunse: “in quel sito voglio in mio onore edificata una chiesa, e gli stabiesi possono essere sicuri che in essa godranno tutto il favore del mio patrocinio”. E scomparve. I marinai credettero ad una allucinazione e l’indomani non si curarono di avvertire il Vescovo, per timore di essere derisi o passare per simulatori e superstiziosi. L’arcana apparizione si rinnovò nella notte seguente con la minaccia da parte della immagine di severi castighi ove si fossero mostrati disobbedienti.

Il mattino dopo i pescatori si portarono dal Vescovo e gli riferirono quanto gli era loro accaduto, veduto ed udito, il pio Vescovo, che in sogno aveva avuto la stessa visione, alla narrazione fatta dai marinai, immediatamente organizzò una devota e solenne processione recandosi al luogo indicato. Dopo molte accurate ricerche, dopo aver rimosso virgulti e sterpi in vari punti, finalmente venne in luce l’orlo di un pozzo costruito, in fondo al quale si rinvenne un involto, che si conservava intatto malgrado l’umidità che esisteva nel pozzo, nell’involto, spiegato alla presenza del popolo che aveva preso parte insieme ai sacerdoti alla processione, si rinvenne dipinta su finissima tela di bisso la immagine della Beata Vergine Maria. Questa tesi (nella quale troviamo molto di narrato, forse frutto di fervida fantasia), però, sembra essere stata screditata dai recenti studi operati dal Parascandolo e pubblicati come opera postuma.

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Testi consultati:
(1) TOMMASO DE ROSA, 1937. Castellammare di Stabia – Rievocazioni e rivendicazioni storiche, pagg. 9-10.

Un pensiero su “Il Santuario della Basilica di Pozzano

  1. Ferdinando Fontanella

    Cari amici, questo pomeriggio, come da tradizione, sono stato a Pozzano. Ho percorso via Castello e via Vecchia Pozzano… che tristezza trovare questo antico e reale camminamento ridotto a cupa strada di periferia. Incuria, abusi edilizi, rifiuti di ogni tipo rovinano uno dei luoghi più belli della nostra amata Castellammare. Arrivato a Pozzano non ho trovato nulla dell’antica festa popolare, fatta eccezione per una piccola bancarella di torroni e caramelle. Per fortuna la splendida Basilica Pontificia conserva intatto il sacrale fascino, pochi però anche i fedeli. La rinascita della città, il tanto sognato ritorno al turismo, richiede inevitabilmente la riscoperta dei luoghi e delle tradizioni. Non è troppo tardi, ma manca poco. Bisogna darsi da fare. Nando Fontanella.

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