Sacro ed Immacolato Cuore di Maria
articolo del Dott. Tullio Pesola
Esimio dott. Maurizio,
l’immagine che Le invio e che gradirei che Ella inserisse nella Sua rubrica risale all’8 dicembre del 1978 e riproduce l’interno della chiesa dedicata al “SACRO ED IMMACOLATO CUORE DI MARIA”, ubicata in Via B. Brin n° 48 (di fronte all’imbottigliamento dell’acqua Acetosella).
Come si può notare dalla stessa, questo tempio era all’epoca nel suo pieno splendore, tanto più che pochi mesi prima erano stati ultimati i lavori di ristrutturazione. In questa chiesa, dove si tributa tra l’altro venerazione a Santa Fara, si è sempre coltivato il culto all’Immacolata Concezione.
Oggi, purtroppo, è caduta nell’abbandono ed è ritornata ad essere fatiscente, come tantissimi avranno potuto e potranno constatare negli unici giorni in cui – grazie ad una fedele della zona – la si riapre al pubblico: 7 ed 8 dicembre di ogni anno. Grato, Le porgo distinti saluti.
Dott. Tullio Pesola.
Tiempe belle ‘e ‘na vota
«Tiempe belle ’e ’na vota, tiempe belle addó’ state? Vuje nce avite lassate, ma pecché nun turnate?»
Con questo malinconico ritornello di Aniello Califano, riportiamo all’attenzione dei lettori una rubrica che ci è particolarmente cara. In essa raccogliamo documenti, immagini e ricordi che raccontano, con semplicità e fascino, un passato stabiese non troppo lontano.
Eppure, oggi quel passato sembra distante anni luce dalla nostra vita quotidiana, così diversa e profondamente cambiata. Viviamo infatti in una società sempre più frenetica, dove il tempo corre e la modernità diventa un’ossessione da inseguire senza sosta.
Ogni giorno affrontiamo uno stile di vita affannoso, dominato da mode passeggere e da un continuo bisogno di apparire. Per questo motivo, diventa fondamentale tutelare la memoria storica e culturale della nostra comunità.
Attraverso questa rubrica vogliamo costruire una vera e propria “banca del ricordo”, per conservare ciò che il tempo tende a cancellare. Il passato tracciato dai nostri padri rischia infatti di svanire, come le impronte sulla sabbia spazzate via dalle onde del progresso.
Un progresso spesso burrascoso e incontrollato, che tutto travolge in nome di un futuro incerto e omologato.
Per contrastare questa perdita, raccogliamo e proponiamo rare fotografie, locandine d’epoca e materiali capaci di testimoniare la vivace attività stabiese del tempo.
Così facendo, rendiamo omaggio a quei “tempi belli” che, pur non tornando, continuano a vivere nella memoria collettiva di Castellammare.
Maurizio Cuomo