Michele Esposito
di Giuseppe Zingone

Michele Esposito compositore di Sarah Henrietta Purser, olio su tela, cm 76,5 x 66,6, Queen’s University Belfast
“L’anno Milleottocentocinquantacinque, il dì Trenta di Settembre alle ore quattordici avanti a noi Francesco Ferrara Sindaco ed Uffiziale dello stato Civile di Castellammare Provincia di Napoli, è comparso Domenico Esposito figlio del fu Domenico di anni ventotto di professione marinaro, domiciliato in questo comune strada Marina Case del Seminario quale ci à presentato un Maschio secondo che abbiamo ocularmente riconosciuto, ed à dichiarato che lo stesso è nato da Rosa d’Angelo sua moglie di anni ventisei domiciliata col marito e da lui dichiarante di anni come sopra di professione come sopra domiciliato come sopra nel giorno Ventinove del suddetto mese alle ore ventidue nella casa di propria abitazione.
Lo stesso inoltre à dichiarato di dare al bambino il nome di Michele Esposito.
Il Parroco della Cattedrale ci à restituito nel dì Primo di Ottobre anno corrente il notamento che gli abbiamo rimesso nel dì 30 di Settembre anno suddetto in piè del quale à indicato che il Sacramento del battesimo è stato amministrato a Michele Esposito, nel giorno trenta Settembre del quale si è accusato la ricezione”.1
Michele Esposito nacque a Castellammare di Stabia il 29 settembre 1855, nelle cosiddette “case del Seminario” sulla via Marina. Suo padre Domenico era marinaio, la madre Rosa D’Angelo casalinga. Fu battezzato nella Cattedrale cittadina il 1° ottobre dello stesso anno.
Sin da bambino mostrò una naturale predisposizione per la musica. Nel 1861, mentre frequentava la scuola elementare, cominciò ad ascoltare di nascosto le lezioni che si tenevano per i primi allievi della banda comunale. Nonostante fosse solo un “uditore clandestino”, imparò presto le nozioni fondamentali: un giorno, rispondendo con prontezza a domande che gli allievi più grandi non sapevano risolvere, impressionò il maestro al punto da essere ammesso ufficialmente.
Poco dopo, grazie al sostegno del maestro Francesco Simonetti, entrò al Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli, dove si distinse per il talento. A soli 14 anni era già “maestrino” e a 16 “primo alunno”. Nel 1873 concluse gli studi con il premio d’uscita e una pensione governativa triennale.
La sua prima composizione nota fu una Fantasia per pianoforte sull’opera Benvenuto Cellini (1873), che riscosse successo. Poco dopo il grande pianista Anton Rubinstein lo incoraggiò a perfezionarsi all’estero.
Nel 1878 Esposito si trasferì a Parigi, dove visse quattro anni e frequentò ambienti artistici di grande prestigio, entrando in contatto con musicisti come Gounod e Massenet. Lì sposò Natalia Klebnikoff, con cui ebbe quattro figli, tra cui lo studioso Mario Esposito.
Nel 1882 si stabilì a Dublino, città che sarebbe diventata la sua seconda patria per quasi cinquant’anni. Fu nominato docente di pianoforte presso la Royal Irish Academy of Music e nel 1889 fondò la Dublin Orchestral Society, dando impulso decisivo alla vita musicale irlandese. In Irlanda svolse un’intensa attività come compositore, pianista e direttore d’orchestra, diventando punto di riferimento nella rinascita culturale del Paese.
Il suo catalogo comprende opere per pianoforte, musica da camera, liriche da camera, sinfonie, concerti e composizioni ispirate al folclore irlandese. Tra i riconoscimenti più importanti, la vittoria in diversi concorsi internazionali e il titolo di Doctor of Music conferitogli dall’Università di Dublino nel 1905.
Esposito rientrò in Italia solo nel 1928, stabilendosi a Firenze, dove morì il 19 novembre 1929. La sua città natale, Castellammare di Stabia, lo ha ricordato nel 1956 con un busto in bronzo nella Villa Comunale, ma in Italia la sua figura rimane ancora poco conosciuta rispetto al valore che ebbe nella storia musicale europea.
Brani di musica irlandese, arrangiati e armonizzati da Michele Esposito, spartiti:
Alcune sue composizioni:
Michele Esposito, Quartetto in RE op 33 IV mov
Michele Esposito: Violin Sonata No. 1 in G Major, Op. 32
Michele Esposito – Fantasia a Gran Orchestra
Michele Esposito – Neapolitan Suite
Michele Esposito – Irish Suite, per Orchestra
Michele Esposito – 4 Sketches, op. 30 Robert Tobin and Jonne Grans
Per i musicisti, un libro di 49 brani italiani per pianoforte, edito nel 1906, sotto il titolo di: Early Italian piano music.
Nel 2010, Jeremy Dibble professore di musica all’Università di Durham, autorità in materia di musica britannica e irlandese del XIX e XX secolo, scrive una biografia del compositore Michele Esposito, figura di fondamentale importanza nella storia della musica irlandese tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. Napoletano di nascita e di formazione, Esposito si trasferì a Dublino nel 1882 e divenne un leader artistico nell’organizzazione dei concerti da camera per la Royal Dublin Society e nella fondazione della Dublin Orchestral Society, la prima orchestra professionale della città. Fu anche coinvolto nel Literary Revival e nel Feis Ceoil durante il turbolento mezzo secolo trascorso a Dublino. Questo importante libro ci introduce alla vita e all’opera di un compositore, insegnante e organizzatore impegnato, la cui influenza deve essere riconosciuta e apprezzata sia da tutti coloro che sono interessati alla musica che alla storia culturale irlandese.3
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Omaggio al musicista Michele Esposito
Note:
1. Michele Esposito, atto di nascita 1855, numero d’ordine 689, foglio 345.
2. Michele Esposito, Early Italian piano music, Oliver Ditson Company, 1906.
3. Jeremy Dibble, Michele Esposito, Field Day Pubblication, Dublino 2010.










