L’Ultimo Saluto alla Mia Terra
di Tony Donnarumma e Giuseppe Zingone
Non basta vivere in un Paradiso per divenire Santi. (G. Zingone)
Cari amici di Liberoricercatore, il 30 aprile 2025, mi scrisse il signor Antonio Donnarumma, nostro concittadino all’anagrafe che credo oggi, voglia rigettare tale paternità, chiedendo notizie su una triste vicenda che si verificò nei cantieri navali di Castellammare e che lo rese orfano. Antonio (Tony) per il quale rintracciammo questo breve articolo: Luigi Donnarumma, è oggi un arzillo giovinetto di 82 anni.
Mi confessò di voler scrivere una sua biografia e ancor di più, cercare alcune notizie relative alla tragedia del papà, disgrazia che lo portò a diventare cittadino del mondo in qualità di Tour Operator. Oggi Tony vive in Thailandia con sua moglie. In quella data era animato da quell’entusiasmo tipico dei bambini che si apprestano a vivere una nuova avventura.
Prima di questa sua tristissima vicenda descritta dalla mail, (che segue) eravamo rimasti in contatto, perché sapevo voleva rivedere Castellammare e sarebbe passato nei pressi di Roma, ma per un mio spostamento in Umbria non ho avuto la possibilità di conoscerlo di persona.
Ho raccontato al direttore di Liberoricercatore il tutto, e sia io, che lui, sentiamo il bisogno di esprimere la nostra più totale solidarietà ad un uomo orgoglioso di visitare e far conoscere la sua terra alla moglie. Inoltre almeno io e Maurizio, gli porgiamo le nostre scuse, se non siamo più il popolo che aveva conosciuto o che immaginava. Chiediamo scusa anche per quelli che non lo faranno e che ha descritto in fondo alla tua lettera. Questo nostro paese, l’Italia intera, è in balia del dio denaro, della sopraffazione, dell’indifferenza ed immagino che Tony non sia il solo ad aver vissuto questo senso di violenza e di abbandono.
Fatto il dovuto preambolo, a seguire per una più compiuta conoscenza su quanto avvenuto, posto parte della corrispondenza che ho intrattenuto direttamente con Tony:
Caro Tony, come ti ho scritto sarei felice se tu mi facessi visita, ma credo che l’amarezza e la delusione che ti abbiamo inferto sia troppa. Hai visto bene, quasi ovunque regna l’illegalità, l’apatia e il disinteresse, per la cosa pubblica. Ma non siamo tutti così, facciamo anche noi tanta fatica a vivere in questo meraviglioso paese, malato.
Ti stupiresti nel sapere che molti hanno ancora un cuore buono e generoso e che tanti altri sarebbero pronti a chiederti scusa. Ma sappi che in questo mondo violento, si nascondono persone pronte a condannarti (dietro i loro schermi e le loro tastiere) perché forse a 83 anni sei stato troppo leggero, a fidarti di persone senza scrupoli. Il problema non è Pompei, non è l’Italia, che guarda i turisti come vacche da mungere, ma siamo tutti noi, che permettiamo che ciò avvenga ogni ora, ogni giorno, senza mai indignarci.
Mi permetterai di non aggiungere le foto che mi hai inviato, perché questo non è un tribunale, non siamo abituati a ripagare con la stessa moneta, coloro che si sono profittati di te. Si tratta di una brutta esperienza che hai fatto; e lì dove tu ancora a 83 sei stato pronto a combattere, in questa terra, invece, in milioni si sono già arresi alle prepotenze e alle prevaricazioni di ogni genere.
Caro Giuseppe
Come hai indicato, ti conviene leggere questa lunga e-mail sul tuo computer, dovresti sapere che il mio italiano non è fluente come l’inglese, quindi sto usando Google Traduttore in italiano.Poiché so che potresti aver lasciato C/mare per motivi negativi riguardo al posto, mi chiedevo se alcuni fattori corrispondono alle mie opinioni deplorevoli.
Oltre al soffocamento dei quartieri, al traffico e alla spazzatura ovunque, – mia moglie ha quasi vomitato per quello che abbiamo visto all’uscita laterale della Circumvesuviana. Ho avuto un’esperienza così brutta che dubito di tornarci mai più-.
Ho prenotato l’hotel a Pompei semplicemente perché era l’unico posto con parcheggio che riuscivo a trovare e perché era a pochi passi dalla Circumvesuviana, con cui potevo andare e tornare da Castellammare, Sorrento e Napoli durante il mio soggiorno di 8 giorni. Conoscendo il “casino” della zona, non volevo usare l’auto se non per un giorno in Costiera Amalfitana. Prima di prenotare l’hotel, ho chiamato tre volte la proprietaria dell’hotel Xxxxxxxxx, per assicurarmi il parcheggio, soprattutto dopo aver visto su Google Satellite che lo spazio era piuttosto piccolo, ovviamente, mi è stato assicurato “Nessun problema”.
Il giorno dell’arrivo: ho trovato strano che non ci fosse la reception dell’hotel ma un “buco nel muro” di oltre un metro quadrato, con una ragazza seduta dietro un banco spoglio senza mobili, solo un cartello con scritto 8 euro al giorno per la “Tassa di Soggiorno”. Il modo poco convincente in cui la ragazza ha fotografato i nostri passaporti e il fatto che a pochi metri di distanza ci fosse una grande reception con 3 ragazze e mobili per l’Hotel Xxxxx, mi hanno fatto capire che non era normale, visto che c’erano 2 hotel diversi in un piccolo edificio ma solo una reception.
Entrando in camera, mia moglie Thailandese di 44 chili si è appoggiata al bordo del letto, che ha ceduto e quando mi sono seduto sul bordo è crollato a terra. A parte questo, la camera era di pessimo livello (foto più avanti). Sono andato a lamentarmi. La ragazza ha chiamato la proprietaria assente, che sarebbe arrivata più tardi. Nel frattempo, sospettando che i due hotel fossero collegati, ho chiesto al Xxxxx, se potevo cambiare, ma invano, mi è stato detto che erano due hotel separati. Tuttavia, più tardi, quando ho visto una delle ragazze del “Xxxxx” al mio piano con un aspirapolvere, ho chiesto spiegazioni e la risposta è stata “è la stessa struttura”. Ho scoperto in seguito che il mio hotel Xxxxxxxxx (al secondo piano) aveva solo 3 camere in questo edificio, identificate dal nome su ogni porta e da una freccia sul muro che indicava le camere Xxxxx sullo stesso piano, mentre il piano terra e il primo piano erano tutti Xxxxx, molto strano, non avevo mai visto una situazione così insolita nella mia lunga vita di viaggiatore.
Ritorno in camera: la proprietaria è arrivata, senza scuse, dicendo solo che queste cose succedono (non l’avevo mai visto nei miei 60 anni di viaggi). Il letto sarebbe stato sostituito. Sono stato costretto a rimanere lì perché le spese pagate non erano rimborsabili. Siamo usciti per qualche ora e, al ritorno in camera, c’erano due ragazzi impegnati a montare un nuovo letto da una scatola IKEA, abbiamo dovuto aspettare 6 ore prima di poter usare la stanza. È stato installato anche un nuovo specchio a parete, segno che questa stanza non era stata solitamente utilizzata dai turisti.
Camera Standard: sebbene su Booking.com compaiano alcune buone recensioni, devo sottolineare che, dopo aver cercato informazioni su questo Hotel Xxxxxxxxx, la proprietaria ha altri due hotel con nomi simili a Pompei, di livello superiore, e usa le sue foto migliori per pubblicizzare falsamente il Xxxxxxxxx. La mia camera (la numero 21) non era certamente adatta ai turisti e c’erano indizi che questa stanza fosse solitamente affittata a ore durante il giorno per un “unico scopo non menzionabile”, come indicato sulla segnaletica esterna dell’hotel.
Materasso macchiato disgustosamente, pavimento in vinile crepato dapertutto, porta della doccia che sbatte contro il gabinetto che a malapena si riesce a entrare, inutile per una persona più grande, solo un gancio per asciugamani in altezza al muro irraggiungibile, dover appenderli sulla gruccia ma non c’era armadio nella stanza, 2 sedie di plastica fragili, tavolo impiallacciato tutto intorno sfilacciato e una presa elettrica allentata.
Potrebbe essere che, poiché sono arrivato in tempo per il lungo weekend italiano annuale, l’hotel fosse al completo e la proprietaria sia stata costretta ad assegnare questa orribile stanza che veniva usata solo occasionalmente “a ore” ed è giusto dire che, poiché sapeva in anticipo (glielo avevo detto) che ero del posto, potrebbe aver pensato che fossi probabilmente abituato a questi standard.
Informazioni sull’auto: l’unico giorno in cui ho potuto utilizzare l’auto per la Costiera Amalfitana, salendo in macchina, ho trovato dei graffi sul lato posteriore esterno; ovviamente, qualche auto ci aveva fatto retromarcia, ma nessuno si è assunto la responsabilità, come previsto. Al mio ritorno la sera, non c’era posto per parcheggiare, due auto parcheggiate in modo scomodo e egoistico occupavano il doppio dello spazio, nessuna indicazione dall’hotel per la promessa fattami, infatti la sera è aperta solo la reception Xxxxx, a quanto pare, il “Buco nel muro” di Xxxxxxxxx era attivo solo durante il giorno, quando era previsto un arrivo.
Costretto a parcheggiare vicino all’ingresso del cancello, non ho dormito bene, guardando dal balcone per vedere se ci fossero stati problemi durante la notte. La mattina, la proprietaria mi ha detto di seguirla in uno dei suoi parcheggi a pagamento controllati nei pressi di un supermercato a 1 km di distanza, cosa che non ero contento dopo la promessa fattami al momento della prenotazione, l’auto è rimasta esposta all’aperto per giorni, dovendo camminare (con il mio ginocchio malato) sotto il caldo.
Il giorno della partenza: mentre portavo l’auto in hotel per caricare i bagagli per il check-out, lasciammo la nostra camera e contemporaneamente un tizio uscì dalla stanza accanto, forse un altro turista, pensai, ma no, si stava dirigendo verso il “buco nel muro” dove avrei lasciato le chiavi.
Ora, la ragazza mi chiedeva la Tassa di Soggiorno di 48 euro, che mi sono rifiutato di pagare per la stanza disgustosa, le sofferenze, i disagi e l’auto graffiata. Il tizio che aveva cronometrato la sua apparizione in quel momento, ora mi stava urlando contro per il mio rifiuto: “È LA LEGGE!!”.
Ovviamente, essendo un socio della proprietaria ed essendo lì per incassare, me ne andai via velocemente, evitando ogni possibile brutta reazione, ma dopo poche centinaia di metri mi fermai a chiamare la proprietaria che era già stata informata del suo piano fallito, di cui ero abbastanza sicuro che questa “Tassa” non fosse per le autorità locali ma per le tasche della proprietaria.
Essendo stato un Tour Manager da quando è stata introdotta la tassa di soggiorno in Italia, ho dovuto pagare tale imposta sempre all’arrivo per i gruppi, mai alla partenza, questo valeva anche per i miei soggiorni privati in Italia.
Al mio ritorno a casa: ho avuto la prova della disonestà della proprietaria quando ho scoperto chiamando il Comune di Pompei per avere conferma di quanto avevo già letto online, UNA PERSONA OLTRE I 70 ANNI NON PAGA LA TASSA DI SOGGIORNO (ho superato di gran lunga i 70) e TUTTI I GIORNI OLTRE I 7 GIORNI DI SOGGIORNO NON VENGONO ADDEBITATI, noi siamo rimasti 8 giorni.
Quindi, sospetto che la proprietaria presupponesse che il turista straniero “innocente” avrebbe sempre pagato senza alcuna contestazione, dopotutto, a Pompei si rimane una o due notti solo per la visita agli “Scavi”.Tenendo conto delle regole menzionate, la tassa effettiva avrebbe dovuto essere di 21 euro solo per mia moglie.
Sentendomi offeso da questa astuta signora che guida un’auto molto costosa (non sorprende), l’ho chiamata e ho finto di sentirmi in colpa per non aver pagato la tassa e preoccupato di poter essere arrestato al mio ritorno in Italia, volevo sapere come avrei potuto pagare la tassa alle autorità, invece chiedeva di essere pagarla a lei e mi ha inviato i suoi dati bancari, CHE CONSERVO ANCORA COME PROVA. Naturalmente, non le ho mai pagato nulla, ma ho continuato nei giorni successivi, contattando BOOKING.COM inviando loro le foto della stanza orribile per una reazione ma senza ottenere nulla.
Registrazione della Polizia all’Hotel: Avendo visto la strana organizzazione di questo Hotel Xxxxxxxxxx e dell’Hotel Xxxxx come copertura, ho sospettato qualche imbroglio o elusione dei suoi obblighi locali. Sapendo che l’hotel è tenuto a segnalare gli ospiti alla Polizia entro 24 ore PER LEGGE e che ha il dovere di fornirmene una copia richiedendola, ho chiesto questo, oltre a richiedere 200 euro per le spese sostenute per riparare i graffi sull’auto, per i quali ho dato la colpa a lei per non aver garantito quanto promesso riguardo al mio parcheggio. Ora la stavo anche informando delle mie scoperte sull’imbroglio e possibile evasione della Tassa di Soggiorno. Dopo di questo, non mi ha mai fornito la Copia della Segnalazione alla Polizia e non ha più letto i messaggi che le ho inviato né ha risposto alle mie chiamate.
Cercare giustizia: ho chiamato la Polizia e la Questura di Pompei, più volte nel corso di un lungo periodo, per denunciare l’hotel, volendo verificare se il mio soggiorno fosse stato denunciato. Per questo, non ho mai ricevuto assistenza, sono stato interrotto, fingendo di prendere dati e nome dell’hotel, senza richiesta di altri pertinenti dettagli, mi è stato anche fornito un indirizzo e-mail per contattarli, ma mai una risposta.
Ho ricevuto lo stesso trattamento dal Comune per denunciare la truffa della Tassa di Soggiorno da parte dell’hotel. Ho anche contattato la Questura di Napoli, ma senza alcun risultato.
In una chiamata alla polizia, dato che vivevo all’estero, mi è stato detto di far intervenire il Consolato Italiano, ma il consolato ha ridicolizzato la cosa.Ho contattato anche IL MATTINO, quotidiano principale di Napoli, ma non ho ricevuto nemmeno un cortese riscontro.
Dopo 3 mesi: sono giunto alla conclusione che in questa zona d’Italia nota per la Camorra, c’è un atteggiamento generale secondo cui è accettabile imbrogliare e non agire quando non c’è nulla da guadagnare da parte dell’autorità locale, soprattutto se in una piccola città dove l’imputato è ben noto, come era evidente dalla spavalderia mostrata dalla proprietaria del Xxxxxxxxxx, che guida un’auto costosa e unica, gestisce almeno 3 hotel, possiede un ristorante, un enorme parcheggio a pagamento e probabilmente altre attività. Quindi, Il mio caso segnalato non è stato preso sul serio ma ignorato come una normalità.
Per concludere: avendo vissuto nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in Canada da adulto e avendo trascorso lunghi periodi in molti paesi nordici, sono abituato a vedere come al pubblico venga data voce per segnalare comportamenti scorretti a un organismo di controllo o a un’autorità di ordine pubblico quando si tratta di violazioni della legge. È deludente vedere che questa mancanza si verifica nel mio luogo di nascita.
Giuseppe, non ero sicuro di condividerlo con te, visto che sei un “Paesano”, ma avevo bisogno di piangere sulla spalla di qualcuno. Tanti saluti, Tony.
Il buon Tony non ha più risposto alla mia mail, ( per ora) ma noi di Liberoricercatore.it lo abbracciamo teneramente come suoi figli.
Aggiungo solo alla fine questo video dello scrittore Nicola Pesce, che penso riassuma bene la strada che come società civile stiamo imboccando:
Cosa cambia quando una città diventa capitale della cultura? Muore!
Articolo del 12 ottobre 2025


