L’Espero e Sorrentino
di Giuseppe Zingone

Vincenzo Sorrentino, l’arrivo a Castellammare della Roma – Tripoli in canoa, (tra il 9 e l’11 Giugno 1930) foto Piero Girace
In seguito a ulteriori ricerche sul capitano Vincenzo Sorrentino e spinto dal desiderio di approfondire il suo tentativo di circumnavigazione del globo, intrapreso nel 1937, ho sentito l’esigenza di riordinare e presentare organicamente il materiale che da alcuni mesi avevo raccolto e conservato.
Per evitare il rischio di romanzare eventi storici o travisare fatti che non ci appartengono direttamente — tendenza, purtroppo, sempre più diffusa anche in ambito locale — ho scelto di accompagnare questo ultimo contributo unicamente con i testi originali e le immagini tratte dalla stampa dell’epoca, riferiti esclusivamente all’impresa di Vincenzo Sorrentino.
La preparazione
La crociera di circumnavigazione del capomanipolo Sorrentino con l’ “Espero”; ROMA, 7
La crociera di circumnavigazione a vela che il capomanipolo Vincenzo Sorrentino dovette nell’autunno del 1935 rinviare essendo stato mobilitato per l’A.O.,[1. La sigla A.O., più spesso A.O.I., fa riferimento all’Africa Orientale.]avrà ora inizio nel periodo che va dal giugno al luglio prossimo. Il capomanipolo Sorrentino effettuerà la crociera di circumnavigazione con il panfilo «Espero», Egli sarà solo a bordo.[2. Il Piccolo, Trieste, Giovedì 8 Aprile 1937, Anno XV, pag. II.]
S. E. Russo visita il panfilo di Vincenzo Sorrentino ROMA, 14
Stamane il Capo di S. M. della Milizia S. E. Russo[3. Luigi Russo nato a Verona il 28 settembre 1882, muore a Roma, 20 dicembre 1964, è stato un prefetto, politico e generale italiano.]ha visitato panfilo «Espero» del Capomanipolo Vincenzo Sorrentino, S. E. Russo si è compiaciuto con il già provato navigatore ufficiale della, Milizia Sorrentino per il fervore che lo anima per la nuova audace impresa.[4. Il Piccolo, Trieste, Giovedì 15 Luglio 1937, Anno XV, pag. I.]
Il Duce e l’autarchia
Le altre udienze: L’ing. Boselli e il dott. Botti, I dirigenti della «Genepesca». Il capomanipolo Sorrentino ROMA, 28
Il Duce ha ricevuto l’ing. Boselli ed il dott. Botti, presidente e direttore dell’Ente Nazionale del Tabacco, i quali Gli hanno riferito sull’attività svolta. dall’Ente e Gli hanno presentati i campioni dell’olio ricavato dal semi del tabacco e di carta fabbricata con steli di tabacco.
Il Duce si è vivamente interessato dei risultati ottenuti, che contribuiscono al raggiungimento dell’autarchia economica della Nazione, ed ha tracciato le direttive per intensificare la produzione. Egli ha disposto che la somma di lire 50 mila messa a Sua disposizione dall’Ente, sia destinata alle colonie marine dei dipendenti dell’Azienda dei Monopoli.
Il Duce ha inoltre ricevuto i componenti del consiglio di amministrazione del «Genepesca»: on, Guido Franco Presidente, cavaliere del lavoro Gerolamo Gaslini vicepresidente, cav. uff. Flavio Avezzano amministratore delegato, i quali hanno esposto quanto è stato finora realizzato dall’ente per contribuire all’indipendenza della Nazione nel settore della «Pesca atlantica» ed il programma che la «Genepesca» si propone di svolgere per il raggiungimento della completa autarchia, tanto per il prodotto congelato, che per quello conservato.
Ha infine ricevuto il capomanipolo Vincenzo Sorrentino che col panfilo «Espero», del quale Gli ha offerto un modello, sì accinge a compiere una crociera di circumnavigazione mondiale a vela.[5. Il Piccolo, Trieste, Sabato 24 Luglio 1937, Anno XV, pag. I.]
Solo, attorno al globo
Oggi il cap. Sorrentino salpa per il giro del mondo Roma, 9 notte.
Domani dal porto di Ripagrande il capitano Sorrentino inizierà il suo viaggio di circumnavigazione attorno al mondo. Come è stato ripetutamente reso noto. II compito che si prefigge il capita-no Sorrentino con il suo Espero, è quello di toccare i maggiori porti dei cinque continenti, in un unico viaggio che avrà la durata di quattro o cinque anni.
Il Sorrentino il quale è solo a bordo del suo piccolo panfilo, compirà studi importanti sui venti, sulle correnti, e su altri problemi che interessano la navigazione.[6. La Stampa, martedì 10 agosto 1937, Anno XV, pag. 4.]
L’inizio del viaggio
Oggi il cap. Sorrentino inizierà il giro del mondo con il panfilo «Esperia» (Espero) ROMA, 9
Domani alle 15 dal porto di Ripagrande il capitano Sorrentino inizierà il suo progettato viaggio di circumnavigazione intorno al mondo. Come è stato reso noto, il compito che si prefigge il cap. Sorrentino col suo panfilo «Espero» è quello di toccare i maggiori porti dei cinque continenti.[7. Il Piccolo, Trieste, Martedì 10 Agosto 1937, Anno XV, pag. II.]
Il cap. Sorrentino con “Espero” nel porto di Castellammare CASTELLAMMARE DI STABIA, 16
Ha qui approdato il minuscolo panfilo «Espero», a bordo del quale il capitano Sorrentino, che compie un viaggio di circumnavigazione, dopo essersi approvvigionato e avere sistemati gli impianti radio, proseguirà per Gibilterra.[8. Il Piccolo, Trieste, Martedì 17 Agosto 1937, Anno XV, pag. II.]
Il Cap. Sorrentino partito per la tappa di Gibilterra Castellammare di Stabia, 2
Espletati gli assestamenti e i rifornimenti, salutato affettuosamente dai congiunti, autorità e numerosa folla plaudente, il «navigatore solitario» cap. Sorrentino è partito col panfilo «Espero» per la seconda tappa, Gibilterra, del suo viaggio di circumnavigazione.[9. Il Piccolo della Sera, Venerdì 3 Settembre 1937, Anno XV, pag. IV.]
L’incendio
Il Panfilo del cap. Sorrentino distrutto da un incendio L’ipotesi del dolo TUNISI, 27
Il panfilo «Espero» del navigatore solitario cap. Lamberto (Vincenzo n.d.r.) Sorrentino, che faceva il giro del mondo, si è incendiato per cause ignote al largo di Biserta, mentre navigava verso l’Algeria. Il cap. Sorrentino, che era al timone sopra coperta, ha udito due sorde detonazioni, nel reparto utensili vari a prua e, poco dopo, ha constatato che le fiamme avevano assunto proporzioni allarmanti.
Egli ha tentato invano di spegnere l’incendio che si era propagato rapidamente. Fortunatamente il panfilo è stato scorto da un motopeschereccio che è accorso ed ha salvato il cap. Sorrentino che ha riportato tuttavia gravi ustioni alla faccia e alle mani. Un’inchiesta è in corso. Sembra si tratti di un attentato.[10. Il Piccolo della Sera, Trieste, Lunedì 27 settembre 1937, Anno X, pag. VI, ultima ora.]
Un incendio misterioso
Particolari sull’incidente occorso al cap. Sorrentino ROMA, 30
Si hanno da Castellammare di Stabia alcuni particolari sul grave incidente occorso al capitano Vincenzo Sorrentino e al suo panfilo dopo la sua partenza da Biserta. Il navigatore solitario aveva trascorso la notte tranquillamente, ma verso le 10 della mattina successiva, mentre stava al timone, avvertì due sordi rumori nell’interno dell’imbarcazione e poco dopo sentiva odore di bruciato.
Visitava quindi il panfilo e notava che all’estremo punto dove era depositato il cordame s’era sviluppato un incendio. Cercava subito di domare le fiamme riuscendovi dopo aspre fatiche; poi metteva in mare, la barchetta di gomma, dopo avervi depositato i documenti, gli apparecchi di bordo e i valori e quindi raggiungeva la costa verso il Capo Englula.[11. Molto probabilmente tra Aïn Gandoula e El Gléâa, Tunisia Nord occidentale.]Quivi trascorse la notte all’alba cercò di assicurare l’«Espero» agli ormeggi; ma esausto di forze e per le ustioni riportate stava per annegare.
Fortunatamente sopraggiungeva il motopeschereccio «San Giuseppe» che prendeva a bordo il capitano Sorrentino e a rimorchio la imbarcazione. Frattanto il Console italiano a Tunisi inviava una barca a motore per recare al capitano Sorrentino le più sollecite e amorevoli cure.
Circa la cause dell’incendio nulla è stato finora accertato: l’imbarcazione non aveva né motori, né apparecchi generatori di corrente elettrica, e il fornellino della cucina non era stato mai adoperato.[12. Il Piccolo della Sera, Trieste, Venerdì 1 Ottobre 1937, Anno XV, pag. I.]
L’inchiesta
L’inchiesta sull’incendio del panfilio “Espero” TUNISI, 7
Proveniente da Biserta, dove era stato condotto dal motopeschereccio che lo salvò nel Mediterraneo, è giunto a Tunisi il capomanipolo Vincenzo Sorrentino, il navigatore solitario che tentava il giro del mondo con un panfilo a vela. Egli sta rimettendosi dalle gravi ustioni riportate nell’incendio della sua imbarcazione e si appresta a fare ritorno in Italia a bordo della motonave Tirrenia, per fare eseguire le necessarie riparazioni al panfilo che ha riportato danni per circa 40 mila franchi.
Secondo la dichiarazioni dei competenti, che hanno compiuto una inchiesta, e dello stesso Sorrentino, l’incendio è certamente doloso, dato che si è sviluppato in una parte del panfilo dove non esisteva carburante, che il panfilo non ha generatori di corrente elettrica e che il fornello della cucinetta non è stato mai adoperato. Inoltre il Sorrentino non fuma e quindi è esclusa una disattenzione come causa del sinistro.
Si crede che durante la permanenza a Biserta, mentre l’imbarcazione era visitata da centinaia di persone, qualche sovversivo abbia depositato nel reparto di prua due piccole bombe incendiarie, che poi esplosero durante la navigazione. Occorre infatti ricordare che il Sorrentino aveva professato anche pubblicamente, nella conferenze tenute a Tunisi e a Biserta, la sua grande fede fascista e la sua ferma volontà di assicurare all’Italia un nuovo primato mondiale.[13. Gazzetta di Venezia, 8 ottobre 1937, pag. 3]
I documenti sull’Espero e Sorrentino
- Il Piccolo, Trieste, Giovedì 8 Aprile 1937, Anno XV, pag. II.
- Il Piccolo, Trieste, Giovedì 15 Luglio 1937, Anno XV, pag. I.
- Il Piccolo, Trieste, Sabato 24 Luglio 1937, Anno XV, pag. I.
- Il Piccolo, Trieste, Martedì 10 Agosto 1937, Anno XV, pag. II.
- Il Piccolo delle ore diciotto, pag. III, di giovedì 12 agosto 1937
- Il Piccolo, Trieste, Martedì 17 Agosto 1937, Anno XV, pag. II.
- Il Piccolo della Sera, Anno XV, Venerdì 3 Settembre 1937, pag. IV.
- Il Piccolo della Sera, Trieste, Lunedì 27 settembre 1937, Anno X, pag. VI, ultima ora.
- Il Piccolo della Sera, Trieste, Venerdì 1 Ottobre 1937, Anno XV, pag. I
- Gazzetta di Venezia, 8 ottobre 1937, pag. 3
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