L’eruzione vesuviana del 1805

( a cura del dott. Tullio Pesola )

A seguire rimetto copia di uno scritto tratto dal Libro VII dei Battezzati (1795 – 1806) della Parrocchia dello Spirito Santo di Castellammare di Stabia – Parroco: don Tommaso de Angelis; Viceparroco: don Nicola di Capua – dove si descrive l’eruzione del Vesuvio del 26 luglio 1805 così come di seguito riportata:

Lo scritto nella grafia originale (foto dott. Tullio Pesola)

Lo scritto nella grafia originale (foto dott. Tullio Pesola)

A 26 Luglio 180cinque a due ore ed uno quarto di notte fece uno terramoto, così terribile, che nessuno de nostri viventi si ricordava di averlo fatto; fece prima per l’aria uno rumore e poi scossa da sotto terra con impeto grande, e poi le mura della Casa ventilavano da quà e là. Grazie al Sig.re Iddio, e la Vergine di Pozzano, et Sancto Catello noi fummo liberati. Ma prima Napoli ed altre città hanno passato travagli, ed in molti paesi ci sono morti migliaia di persone.
A 12 Agosto schiattò la montagna ed uscì il fuoco così impetuoso chè nessuno de vecchi viventi della Torre del Greco si ricordava di questo severo castigo di Dio. Per notizia”.

L'eruzione vesuviana del 1805

L’eruzione vesuviana del 1805

 

 

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Amante della diffusione nel tempo di memorie, notizie, testimonianze e costumi del passato della nostra Città, è autore di diverse riflessioni, frutto di assiduo impegno, di grande passione e di accurate indagini storiche.

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