La biblioteca comunale
a cura di Maurizio Cuomo
L’iniziativa di istituire una biblioteca popolare a Castellammare si deve al Ministero della Pubblica Istruzione. L’obiettivo era creare biblioteche pubbliche nei comuni dove esistevano librerie di conventi soppressi.
La proposta ufficiale arrivò dalla Sottoprefettura, con la lettera n. 2958 del 23 giugno 1868. A nome del Governo, si sollecitava il Comune ad accettare i libri claustrali offerti dal Ministero. Inoltre, si richiedeva di destinare un contributo annuo di 200 lire per il funzionamento e la crescita dell’istituzione.
Il Comune deliberò favorevolmente nella seduta del 14 novembre 1868. Il Ministero rispose con nota di compiacimento n. 6702, datata 3 dicembre 1868.
Inizialmente si era pensato di collocare la biblioteca comunale nei locali del soppresso Monastero della Pace.
Tuttavia, il Comune allestì la biblioteca in un’aula del palazzo dell’ex Seminario, in piazza Municipio. In seguito, affidò le attrezzature interne al falegname Pasquale Amato. Il costo totale, pari a 600 lire, fu coperto grazie alle offerte spontanee dei cittadini.
Infine, il 4 giugno 1871, si tenne l’inaugurazione ufficiale. L’evento si svolse con grande solennità. La fanfara aprì la sfilata lungo le vie cittadine, seguita da un corteo molto partecipato. Il percorso terminò alla Caserma, dove un Battaglione armato della Guardia Nazionale accolse i partecipanti.
Alla nuova biblioteca venne assegnato il nome di Gaetano Filangieri. Da allora, nonostante numerosi cambi di sede, questa casa della cultura è oggi ancora un punto di riferimento per giovani studenti e studiosi stabiesi.