Il premio di Castellammare
a cura di Giuseppe Zingone
Nell’articolo “L’estate dei pittori“, da me curato, ho già riassunto la singolare gara di pittura che ebbe luogo a Castellammare di Stabia nell’estate del 1934. L’evento fu ideato da Achille Gaeta, Ermindo Campana e Piero Girace, che offrirono un premio di ventimila lire,1 messo a disposizione dall’Azienda Autonoma di Cura e Soggiorno, per il miglior paesaggio di Castellammare.
Una cifra che come vedremo in un prossimo articolo fu divisa tra diversi pittori e non andò ad uno solo di essi.
Questa iniziativa attirò numerosi pittori da tutta Italia, i quali si dedicarono a dipingere le strade, i vicoli e i borghi della città, suscitando grande interesse tra la popolazione. L’Albergo Stabia fungeva da quartier generale per gli artisti, dove si animavano discussioni e dibattiti. Tra i partecipanti vi erano artisti provenienti da Torino, Firenze, Roma, numerosi napoletani come Giovanni Brancaccio, Vincenzo Ciardo e Luigi Crisconio, e anche pittori stranieri quali il russo Teodoro Brenson e il polacco Lino Lipinskji.
La giuria, composta da personalità di rilievo come Vincenzo Migliaro ed Ettore Tito, esaminò le opere in un’atmosfera di grande attesa. Nonostante le molte speculazioni sui possibili vincitori, i pittori napoletani ottennero una vittoria schiacciante, con Loris De Rosa, Colucci, Chiancone, Ciardo e Cortiello tra i premiati. L’articolo si conclude con il banchetto celebrativo tenutosi all’Albergo Stabia, mentre i pittori non vincitori lasciavano la città sotto la pioggia.
Per completezza rimettiamo all’attenzione del lettore anche l’articolo: Il premio di Castellammare (1934), apparso sul: Mattino Illustrato, del 10 – 17 dicembre 1934. Documento gentilmente concesso dal dottor Carlo Vingiani.2
Articolo del 16 giugno 2025
Leggi anche: Premio di pittura Castellammare di Stabia.
Note:
1. Secondo la pagina del Sole 24 che calcola il potere d’acquisto dalla lira all’euro di oggi, 20 mila lire corrisponderebbero alla ragguardevole cifra di € 24.000 circa. Un premio che evidentemente faceva gola a molti.
2. Il Mattino Illustrato, Anno XI, numero 50, del 10 – 17 Dicembre 1934 – XIII.