Il pilota stabiese Giovanni Salvati
( le immagini raccontano il fatale incidente )
a cura di Gaetano Fontana
La cronaca di una evitabilissima tragedia,
raccontata su AutoSprint (anno XI n. 47 / 22-29 novembre 1971)
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Vedi anche Giovannino Salvati (orgoglio stabiese)
Autosprint
La rivista fu fondata a Torino nel 1961 dalla giornalista Renata Anselmo e ceduta l’anno successivo all’editore Luciano Conti di Bologna, che nel 1966 chiamò in redazione il giornalista Marcello Sabbatini, promosso alla direzione nel 1968[1]. La crescita di Autosprint era seguita con favore da Enzo Ferrari, amico di Conti e di Sabbatini, che riteneva insufficiente, rispetto al presumibile interesse degli appassionati, lo spazio dedicato alle gare automobilistiche dalle testate tradizionali, come Quattroruote e L’Auto Italiana, e caldeggiava la creazione di una testata esclusivamente dedita al settore delle competizioni automobilistiche.
Per qualche tempo Ferrari fu anche collaboratore di Autosprint, firmando la rubrica “Il tunnel”. Il periodico, inizialmente quindicinale, ebbe un gradimento crescente da parte del pubblico. Nel 1966 Autosprint divenne settimanale e cominciò a uscire in edicola ogni martedì (lunedì in alcuni periodi). Poté così sfruttare i vantaggi di un’informazione d’attualità sulle corse del fine settimana appena trascorso. A causa del crescente interesse per l’automobilismo, negli anni ’70 e ’80 la tiratura crebbe notevolmente per stabilizzarsi, negli anni settanta e ottanta, sulle 200 000 copie. Sotto la direzione di Sabbatini Autosprint raggiunse il suo apice nel giorno della vittoria di Jody Scheckter in Formula 1 con la Scuderia Ferrari nel Gran Premio d’Italia 1979 a Monza quando arrivò a toccare la tiratura record di 300 000 copie.
Sono brasiliano, vivo a 2 ore da Tarumã; avevo 10 anni nel giorno della scomparsa di Salvati. Mi ricordo che una cugina e suo fidanzato sono andati a vedere la gara e quando sono tornati hanno racontato sull`incidente. Sono rimasto in schock. Molti anni doppo, facevo gare di kart in Brasile. In un viaggio di lavoro a Milano, ho trovato il negozio Salvati Corse di abbligliamento sportivo per corse di auto. Sono andato a prendere una tutta e guanti. Ho parlato con il fratello di Salvati, dicendo che ero brasiliano dalle parti di Tarumã. Ho potuto osservare una grandissima angoscia.
Saluti
Riccardo Bianchi
https://www.youtube.com/watch?v=1CUeq8LgxjU
Ho corso con Giovannino Salvati nel 1966, poi la mia carriera di pilota finì nel 67 per motivi incomprensibili che ho definito Karmici! Intanto sono qui con i miei ricordi e Giovannino è in un’altra dimensione, certamente migliore.
Ciao a tutti e scusate il disturbo
Fabrizio
Ciao Fabrizio Viscardi, ricordo molto bene il tuo nome, seguivo le gare di f.monza, ed eri un ottimo pilota.