Archivi categoria: Editoriale

rubrica a cura di Maurizio Cuomo & Ferdinando Fontanella

Ruccello: tra metafora e realtà

l’Editoriale di Corrado Di Martino & Vincenzo Cesarano

Il 12 settembre 1986, (ormai) 30 anni or sono, Ruccello, uno dei geni più illuminati della città Stabiana, la lasciava per sempre. La città è rimasta immota da allora? Quali progressi ha avuto? Quali atti di maturazione?

Annibale Ruccello

Annibale Ruccello

Proprio in Ferdinando, uno dei suoi testi più rappresentativi, A.R. descriveva un paese (nel 1870), in via di cambiamento: i Borbone loro malgrado avevano lasciato Napoli e il Sud; i Savoia si facevano strada, per disegnare i nuovi assetti sociali, che ancora oggi scontiamo. In un palazzo chiuso, oscuro e opprimente, si avvicendavano meschinità, prepotenze, scontri, tensioni, prevaricazioni. La Storia trattava elementi significativi, radicalmente profondi e viscerali; che descrivevano un microcosmo, apparentemente antico, purtroppo in realtà immagine di un più ampio e difficile contesto. La città diventava Nazione, la nazione diventava mondo. Continua a leggere

L’Assunta “2016” (tra riflessioni e devozione)

l’Editoriale di Vincenzo Cesarano

Cari stabiesi, anche quest’anno, nel giorno della vigilia dell’Assunta si è svolta la tradizionale processione in mare della statua della Madonna che si venera nella chiesetta al Corso Vittorio Emanuele. E come al solito noi della redazione di liberoricercatore.it eravamo presenti per documentare l’evento.

Processione dell'Assunta "2016" (foto Enzo Cesarano)

Processione dell’Assunta “2016” (foto Enzo Cesarano)

Ancora una volta quello che mia ha colpito è il grande senso di responsabilità e di civiltà di una parte del popolo stabiese, ai quali per motivi di sicurezza è stato precluso l’accesso all’arenile a causa dei lavori della villa comunale (il tratto che va dalla villa al mare è stato consentito solo ai portatori e alla statua)… fuori ai cancelli di protezione ai lavori, i devoti cittadini, interrompendo il loro cammino, sono rimasti a guardare dalle sbarre, continuando il proprio cammino di fede a distanza, seguendo e accompagnando con lo sguardo l’Assunta in processione diretta verso il mare (il tutto si è svolto in silenzio e con la massima disciplina, senza mostrare peraltro alcun segno di protesta). Un comportamento civilissimo con il quale si è dimostrato, ancora una volta, che la cittadinanza è più responsabile, e più attenta delle autorità e dei politici (che a dirla tutta, in visione dell’evento, con un minimo di lungimiranza, potevano prodigarsi per tempo per permettere lo svolgersi intero di questa suggestiva processione). Continua a leggere

Imparare dalle tradizioni

( l’editoriale di Maurizio Cuomo )

Riveduto ed ampliato in alcune sue parti, ho letto questo mio scritto, in occasione dell’intervento di liberoricercatore alla conferenza “Valorizzazione del Territorio – La chiave per la Città nuova”, evento organizzata da “Asso A.I.G.” e tenutosi nella sala conferenze di Unimpresa. La mia lettura, ha fatto da preludio e da introduzione a “Il Regio Cantiere Navale di Castellammare di Stabia, dalle origini al 1860”, interessantissima disquisizione di Antonio Cimmino.

Buona riflessione a tutti. Maurizio Cuomo.

Valorizzazione del Territorio

“Valorizzazione del Territorio – La chiave per la Città nuova”: le Tradizioni

La nostra è una città dalla storia antichissima, come tale, per il suo vissuto, gode di innumerevoli tradizioni che si fondono tra sacro e profano che la contraddistinguono dalle città viciniori: la processione di San Catello, il rito del dare la voce di fratielle e surelle, ‘o lunnerì ‘e Puzzano e ‘o Marterì ‘e Monte Coppola, solo per citarne alcune.
In questo ambito, una menzione particolare, la meritano i maestri biscottai locali che nel tempo si sono inventati dolciumi di ogni genere: i rinomati “Pullece ‘e monaco” di fine anno, delizia per il nostro palato, ne sono ottima testimonianza… per non parlare del “Biscotto di Castellammare” che nel suo nome porta anche tutta la laboriosità ed il profumo di una intera Città (profumo che nel tempo, purtroppo è svanito, perché un popolo ha smarrito la propria identità). Continua a leggere

La politica e il cittadino stabiese

( di Maurizio Cuomo )

Vota Antonio... Vota Antonio... Vota Antonio... Antonio La Trippa!!!

Vota Antonio… Vota Antonio… Vota Antonio… Antonio La Trippa!!!

I miei rudimenti scolastici basati sull’etica comportamentale e l’educazione civica, seppur labili, mi spingono ancora a credere che per poter amministrare una città, la politica è essenziale. Questa mia certezza, sicuramente forzata dai “dogmi” dei cosiddetti “bei tempi che furono”, tempi in cui i valori morali erano sempre e comunque anteposti agli interessi personali, oggi inizia a vacillare a causa delle cosiddette alleanze di comodo che celano e generano allarmanti compromessi a discapito di noialtri, accordi sottobanco che lasciano l’amaro in bocca ad una intera città, ma che paradossalmente accontentano un po’ tutti, perché alla fine verrà fatto credere che quella percorsa era l’unica via che si poteva imboccare. Fumo negli occhi all’italiana, insomma, inutile dire che il dado è tratto e che a noi comuni mortali, non resta che sperare o meglio pregare, che non si finisca ulteriormente in basso. A Castellammare quindi è giunta l’ora di vivere una nuova odissea: le “AMMINISTRATIVE COMUNALI”, dove a candidarsi vi è mezza città. Continua a leggere

Chi tene ‘o mare…

editoriale di Ferdinando Fontanella

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Domenica 17 aprile è il giorno del referendum abrogativo sulla legge per le estrazione di petrolio e gas in mare entro le 12 miglia dalla costa (circa 20 chilometri).

Al giudizio popolare che riguarda esclusivamente le concessioni estrattive già esistenti, la nuove entro le 12 miglia sono già vietate per legge, si chiede in modo molto semplice di scegliere e votare Sì: se vogliamo che queste industrie, cosiddette trivelle, cessino la loro attività allo scadere del contratto stipulato con lo Stato Italiano che le autorizza; oppure votare No: se crediamo sia giusto che queste “trivelle” possano prorogare la loro attività estrattiva qualora nel giacimento ci sia ancora da estrarre gas o petrolio.

La questione è tutta qua e può essere affrontata da due prospettive diverse: una ambientalistica  che propende per il Sì, l’altra economica favorevole al No. Continua a leggere