Fra Modestino Fucci da Pietrelcina, di Pasquale Iozzino 1996

Fra Modestino Fucci da Pietrelcina

Fra Modestino Fucci da Pietrelcina

di Giuseppe Zingone

La morte è l’unico evento del quale diceva San Francesco; “nullu homo vivente pò skappare“, il Padre Serafico di tutti i Francescani, religiosi, laici e uomini di buona volontà, sapeva che l’ineluttabile prima o poi arriva per tutti. Quel traguardo che è la morte e ci rende tutti uguali aggiungeva in rima il buon Totò, nella sua livella.

Fra Modestino Fucci da Pietrelcina, di Pasquale Iozzino 1996

Fra Modestino Fucci da Pietrelcina, di Pasquale Iozzino 1996.

Ovviamente Francesco d’Assisi ha una visione religiosa e cristiana della morte; che rimane per Lui, un sorta di passaggio prima di correre incontro al proprio creatore e che il poverello di Assisi non esita a chiamare sorella morte. Tra i figli di San Francesco sicuramente quello più noto ai nostri giorni, e tra i più amati in Italia è San Pio da Pietrelcina, il frate delle stimmate che anche nella nostra Città aveva ed ha i suoi fedeli.

Anche Castellammare aveva i suoi figli spirituali di padre Pio. Tanti anni or sono, la Signorina Anna D’arco, mi raccontò di come suo padre proprietario della premiata Pasticceria D’Arco in via Gesù, avesse un rapporto particolare con Padre Pio, e di come diverse volte un forte profumo di fiori preannunciasse la presenza spirituale di San Pio, presso i propri figli spirituali. A Castellammare, non mancarono anche coloro che si misero in testa di provare le virtù del frate con le Stimmate, ed un gruppo di benestanti tra i quali qualche commerciante si recarono dal frate, e da questi furono subito cacciati via. Contrariamente ai tanti doni spirituali, Padre Pio conservava un carattere forte e rigido, come i tanti documenti ed anche la recente filmografia ci mostra.

Il 14 agosto 2011 muore fra Modestino Fucci, (al secolo Damiano Fucci) considerato da tutti l’erede spirituale di Padre Pio, la madre di fra Modestino era coetanea e concittadina di Padre Pio, col tempo anche lui scelse di seguire le orme del più illustre concittadino e chiese di diventare frate cappuccino.

San Pio da Pietrelcina, di Giuseppe Zingone

San Pio da Pietrelcina, di Giuseppe Zingone

Ora, una piccola regressione è necessaria, nella vita di ognuno spesso si presenta l’incontro con il soprannaturale, o con eventi che potremmo (in questo secolo che va troppo di fretta) considerare strani ed incomprensibili, o nella comune quotidianità. Purtroppo come spesso capita avere un’immediata percezione di ciò che ti accade nel momento stesso in cui avviene è praticamente impossibile, alcune episodi della vita vanno rivisti col senno di poi, con una certa maturazione e perché no, con un pizzico di apertura al soprannaturale e questo è ancor più vero nelle esperienze dolorose.

Conobbi Luigi Iazzetta amico del carissimo Espedito Gasparo, tanti anni or sono, Giggino come era chiamato da tutti allora studente universitario era lui stesso devoto di Padre Pio, spesso soleva raccontarci di come nei momenti di vita quotidiana ovunque si volgesse anche fuori casa sua, intravedeva sempre una immagine di San Pio. Fu lui a donarmi una immagine del santo che da oltre vent’anni porto con me. E sempre da Giggino sentii per la prima volta parlare di Fra Modestino; Giggino conosceva l’amore di questo frate per le nostre acque termali e spesso egli stesso ne recava al frate delle taniche, portandole di persona al portinaio del convento di San Giovanni Rotondo.

Il 20 Febbraio 2003, fra Modestino divenne cittadino onorario della Città di Castellammare di Stabia, grazie all’interessamento di tutta la politica locale. Se il portinaio di un convento lontano e amico di un santo ha avuto bisogno in vita delle nostre acque è un singolare vanto, e nel contempo la perdita quotidiana di tale ricchezza una nostra responsabilità grave. E se sorridendo, penso che stia raccontando in Paradiso le proprietà benefiche delle nostre acque, con un po’ di speranza nel cuore, credo che la Città delle Acque nel Regno di Dio ci sia già entrata….


Articoli correlati: http://www.liberoricercatore.it/apparizioni/

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *