Via Cimitero - Villino Apuzzo

Alluvione del 20 agosto 1935

articolo di Maurizio Cuomo

L’armoniosa vivibilità della città di Stabia nei secoli è stata sconvolta, non poche volte, da eventi naturali di particolare rilevanza ai quali l’uomo non ha potuto opporre alcuna resistenza, tra questi ricordiamo: la catastrofica eruzione del ’79 d.C., la rovinosa alluvione del 1764 e venendo ai giorni nostri, il disastroso terremoto dell’80.

Alluvione del 20 agosto 1935 (Via Cimitero - Villino Apuzzo)

Alluvione del 20 agosto 1935 (Via Cimitero – Villino Apuzzo)

Al già corposo archivio di storia “stabiana” vissuta, raccolto e custodito nelle pagine di liberoricercatore.it, quest’oggi aggiungiamo un evento drammatico occorso a metà degli anni ’30 del Novecento, di cui oggi porta memoria solo qualche anziano o qualche sbiadito articolo di giornale: la violenta alluvione del 20 agosto 1935, un cataclisma che coinvolse numerose cittadine della provincia di Napoli, tra cui la nostra Castellammare di Stabia e la vicinissima Gragnano (per le rovinose frane a ridosso del quartiere Rosariello).

A seguire proponiamo uno stralcio di articolo tratto dalla “Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia” (risalente a mercoledì, 13 novembre 1935 – ANNO XIII), dal quale si desume quanto rilevante sia stato il funesto evento:

REGIO DECRETO-LEGGE 4 ottobre 1935-XIII, n. 1898.
Provvidenze a favore delle località danneggiate da alluvioni nelle provincie di Alessandria, Savona e Napoli.

“VITTORIO EMANUELE III PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTA’ DELLA NAZIONE RE D’ITALIA Visto l’art. 3, n. 2, della legge 31 gennaio 1926, n. 100; Visto 11 R. decreto-legge 9 dicembre 1926, n. 2389; Ritenuta la necessità urgente ed assoluta di provvedere, sia mediante esecuzione diretta di lavori da parte dello Stato, sia mediante concessione di sussidi per opere che dovranno eseguirsi da enti locali, alle riparazioni dei danni prodotti… dal nubifragio del 20 agosto 1935-XIII in alcuni Comuni della provincia di Napoli; per la riparazione dei danni prodotti dal nubifragio del 20 agosto 1935-XIII, nei comuni di Castellammare di Stabia, Gragnano, Casola, Lettera, S. Antonio Abate, Forio d’Ischia e Barano d’Ischia, in provincia di Napoli, sono applicabili le disposizioni di cui agli articoli 2, 3 e 6, comma secondo, del R. decreto legge 28 settembre 1934. n. 1627, convertito nella legge lo aprile 1935, n. 561. Per l’attuazione delle disposizioni dei precedenti articoli è autorizzata la spesa di L. 8.500.000 da iscrivere nello stato di previsione della spesa del Ministero del lavori pubblici per l’esercizio 1935-1936”.

Alluvione del 20 agosto 1935 (la Tavernola)

Alluvione del 20 agosto 1935 (la Tavernola)

Seppur ragguardevole, questa tragedia (fu causa di 5 vittime, decine di feriti, 3000 sfollati e danni ingenti alle abitazioni e alla rete ferroviaria) purtroppo, poco viene ricordata negli annali, e a distanza di circa 80 anni, ce ne riportano fattivamente memoria Guglielmo e Nunzia Savarese, affezionati lettori (ai quali vanno i nostri più sentiti ringraziamenti per la spontanea condivisione), che a mezzo internet ci postano le rarissime immagini immortalate all’indomani di quella sciagura che come un fulmine a ciel sereno colpì il popolo di Stabia e di alcuni comuni viciniori. Esondando i numerosi torrenti che attraversano Castellammare di Stabia (Rivo San Marco, Rivo Calcarella, Rivo San Pietro, Rivo Cognulo, Rivo Fratte, Rivo Foiano e Rivo Scurolillo), sommersero di fango e detriti strade, vicoli ed abitati, causando vittime, feriti e danni in gran parte della città. Ogni commento risulterebbe superfluo, le immagini parlano da sole, eccole:

A seguire proponiamo un ulteriore stralcio di articolo tratto dalla “Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia” (risalente a martedì, 26 ottobre 1936 – ANNO XIV), in cui vengono resi noti anche i nomi di alcuni eroi che si prodigarono per il salvataggio di vite umane durante l’alluvione:

MINISTERO DELL’INTERNO
RICOMPENSE AL VALOR CIVILE

“Sua Maestà il Re Imperatore, su proposta del Ministro per l’interno, in seguito al parere della Commissione istituita con R. decreto 30 aprile 1851, modificata dal R. decreto 5 luglio 1934, n. 1161, nella udienza del 3 settembre 1936-XIV ha conferito la medaglia d’argento al valor civile alle persone sottonominate in premio della coraggiosa e filantropica azione compiuta nel giorno e nel luogo sottoindicati:

MAGNI Bruno, caporalmaggiore, il 20 agosto 1935 in Castellammare di Stabia (Napoli).
Durante un violento nubifragio, mentre le acque invadendo l’abitato mettevano in pericolo la popolazione, dopo essersi prodigato nel salvataggio di alcune persone in procinto di essere travolte dalla furia della corrente, traeva successivamente in salvo, in difficili condizioni, nove individui rimasti bloccati in un locale in cui rischiavano di perire annegati.

BACCO Carlo, ragioniere, il 20 agosto 1935 in Castellammare di Stabia (Napoli).
Durante un violento nubifragio, senza curarsi della furia della corrente che percorreva le strade ed aveva superato il parapetto del Corso Garibaldi, munitosi di attrezzi adatti, riusciva con grave suo rischio ad aprire nel parapetto medesimo un varco pel deflusso delle acque ed a ridurre così i pericoli ed i danni.

MENDITTI Antonio, operaio, il 20 agosto 1935 in Castellammare di Stabia (Napoli).
Durante un violento nubifragio, mentre le acque, invadendo l’abitato mettevano in pericolo la popolazione, con ardimento e sprezzo del pericolo, portava a compimento cinque salvataggi consecutivi di persone in procinto d’essere travolte dalla furia delle acque.

COLLI Ignazio, primo capitano, per l’azione coraggiosa compiuta il 20 agosto 1935 in Castellammare di Stabia (Napoli).

CONCETTI Aurello, sottotenente, per l’azione coraggiosa compiuta il 20 agosto 1935 in Castellammare di Stabia (Napoli).

TIRRI Giuseppe, sottotenente, per l’azione coraggiosa compiuta il 20agosto 1935 in Castellammare di Stabia (Napoli).

RIGHETTI Sergio, sergente, per l’azione coraggiosa compiuta il 20 agosto 1935 in Castellammare di Stabia (Napoli).

SMINNO Raffaele, soldato, per l’azione coraggiosa compiuta il 20 agosto 1035 in Castellammare di Stabia (Napoli).

DE SIMONE Aniello, comandante dei Fasci giovanili, per l’azione coraggiosa compiuta il 20 agosto 1935 in Castellammare di Stabia (Napoli).

BUONOCORE Angelo, fornaio, per l’azione coraggiosa compiuta il 20 agosto 1935 in Castellammare di Stabia (Napoli).

IMPARATO Catello, operaio, per l’azione coraggiosa compiuta il 20 agosto 1935 in Castellammare di Stabia (Napoli).

MONACO Giuseppe, operaio, per l’azione coraggiosa compiuta il 20 agosto 1935 in Castellammare di Stabia (Napoli)”.

Un pensiero su “Alluvione del 20 agosto 1935

  1. raffaele scala

    Caro Maurizio,
    a integrazione della tua ricostruzione aggiungo i nomi di alcune vittime di quel tremendo alluvione: i fratelli Castellano, Raffaele, di quattro anni e otto mesi, sua sorella Giuseppina di tre anni, morte nel terraneo in cui abitavano. Una terza vittima, anch’essa annegata nel misero terraneo in cui risiedeva la sua povera famiglia, fu Annunziata Esposito, quattro anni e quattro mesi di vita. Giovanissima era anche la quarta vittima, la ventunenne Carolina Balestrieri. La probabile quinta vittima, ma di questo non sono certo, fu la settantenne, Teresiana D’Andrea.
    Sperando di avere fornito notizie utili al tuo resoconto.
    Raffaele Scala

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