Personaggi stabiesi incredibili

Personaggi stabiesi incredibili
Storie realmente accadute, nei ricordi di Frank Avallone

Questa storia me la raccontò mio zio Franco Avallone, il quale negli anni ’60 aveva il bar Internazionale di fronte alla stazione della Vesuviana (proprio sotto all’Hotel Desio).

Albergo Desio (piazza "Vesuviana")

Albergo Desio (piazza “Vesuviana”)

Un giorno pioveva; Catiello Catella si fregava le mani ripetendo: “Che peccato nun pozz’ie manco ‘a mangià…”, al che un giovanotto, vedendolo in difficoltà, gli disse: “Zì Catié, pigliateve ‘o ‘mbrello mio, e ghiate!”, zì Catiello prese l’ombrello e andò. Qualche ora dopo, il giovane guardando l’orologio si chiedeva:
“Ma quando torna?” Mio zio, intesa la faccenda, gli disse: “Ma tu staie aspettanno a zì Catiello? Nun ce penzà, chillo nun torna!”
Alcuni giorni dopo i due s’incontrarono nuovamente nel bar di mio zio… “Zì Catié, addò sta ‘o ‘mbrello mio?”, zì Catiello, senza battere ciglio rispose: “‘O ‘mbrello tuoio?! E tu me l’he rato… Io dicietto, peccato nun pozz’ie manco ‘a mangià, pecché nun tenevo manco ‘na lira! Tu me diciste, zì Catié, pigliateve ‘o ‘mbrello e ghiate, accussì me venniette ‘o ‘mbrello, che gentilmente m’avite dato, e ghiette a mangià. Grazie assaie guagliò!!”


Altra storia sfiziosa, che si fonde tra il serio e il faceto, lega i miei ricordi di gioventù ad un altro episodio avvenuto nel centro antico di Castellammare, che mi appresto a raccontarvi per preservarlo a futura memoria.

Fontana Grande

Fontana Grande

Ebbene, dint”a Chiazza, c’era un falegname di prima qualità (di cui preferisco non dire il nome), che era anche un imbroglione di grandissimo pregio. Un giorno fu condannato ad alcuni mesi nel carcere di Castellammare. Mentre era lì si accorse che gli sgabelli, i tavoli della mensa, ecc. ecc. erano in pessime condizioni e si offrì di fare le riparazioni gratuitamente. Convinse quindi il Direttore del carcere a dargli i soldi necessari per andare a comprare quanto necessitava per le riparazioni e fu lasciato libero. Naturalmente non tornò, dopo alcuni giorni di mancato rientro il Direttore del carcere, seppe che era stato visto in alcune trattorie stabiesi a sperperare il denaro affidatogli. Quando rientrò il Direttore gli disse: “Vattenne! Tu nun si’ degno ‘e stà dint”a stu carcere!”. Se il finale sia vero, non lo so, quel che è certo è che i soldi se li “mangiò”.

Qui di seguito, una brevissima testimonianza di Ciro Alminni sul “personaggio incredibile”

Un pensiero su “Personaggi stabiesi incredibili

  1. raffaele scala

    Carissimo Frank Avallone, o chiunque altro possa rispondermi:
    ma mi sbaglio o Catiello Catello faceva l’accalappiacani?
    Grazie

    Rispondi

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