Sarno: un fiume avvelenato, che ci avvelena!

articolo di Maurizio Cuomo

Foce del fiume Sarno (appena qualche giorno fa)

Foce del fiume Sarno (appena qualche giorno fa)

Sollecitato dalla sig. Maria Cesarano, nostra affezionata lettrice, che ieri, in una missiva a noi indirizzata, così scriveva: “Salve! Sono Maria Cesarano… ci siamo incontrati alle terme il 31 luglio… A parte i complimenti dovuti, e meritati, ho una domanda che mi gira per la testa da diverso tempo: “C’è una associazione che (anche se fino ad ora non è purtroppo riuscita a niente), si interessa del fiume Sarno? O meglio delle contorte vicende che fanno sì che sia il più inquinato d’Europa?”, CHIEDO CIO’ PERCHE’ RITENGO CHE NON SIA POSSIBILE CHE PER DECENNI SIANO TUTTI IMPUNITI COLORO CHE PRODUCONO QUESTI EFFETTI DEVASTANTI, C’E’ TROPPO SILENZIO DA PARTE NOSTRA ED AVREI VOGLIA DI SAPERNE DI PIU’, SI PARLA DEL SARNO SOLO QUANDO ARRIVANO SOLDI PER DEPURATORI O PER TASSAZIONI… TRASCORSI I TEMPI DI CONSEGNA, DI QUALCOSA DI CONCRETO (INTASCATI I SOLDI) TUTTO TACE DI NUOVO FINO ALLA PROSSIMA OCCASIONE. Avrei in mente una certa idea, mi scuso per l’intrusione, se per caso lei mi può suggerire qualcosa o addirittura è interessato mi farebbe piacere”.

Gentile Maria, la sua missiva non merita una semplice risposta, ma tutta l’attenzione di questo mondo, da amante della natura e della nostra cara Castellammare, non posso esimermi dal dare voce alla sua accorata lettera che denuncia l’atroce danno ambientale che nostro malgrado da anni siamo costretti, nel silenzio, a subire, non ultimo, lo sversamento di tonnellate di materiale plastico verificatosi qualche giorno fa (fortunatamente prontamente circoscritto dalla Capitaneria di Porto e dai volontari della Protezione Civile).

A lei e a tutti coloro che come lei vogliono interessarsi alle problematiche del Sarno, rendendosi cittadinanza attiva e portavoce della questione, liberoricercatore.it darà tutto l’appoggio possibile. La buona volontà non ci manca, e questa pagina, scritta nell’immediato indomani della sua missiva, ne è prova tangibile. Vengo subito al dunque rispondendo alle sue domande. Ebbene, della questione, se n’è occupata recentemente LEGAMBIENTE. A lei e a quanti fossero interessati consiglio di leggere  il dossier da loro stilato nel 2014 per avere un quadro di massima sulla questione e per sviluppare eventuali iniziative:

Analisi, numeri e riflessioni sull’ ecosistema del Bacino del Fiume Sarno

A seguire aggiungo anche l’articolo: “L’arenile dei veleni. Situazione di gravissimo rischio per la salute pubblica“, pubblicato nella giornata di ieri sul portale www.movimento5stellestabia.it/ con il quale gli attivisti denunciano la devastante condizione in cui versa l’arenile stabiese,  che espone a una situazione di gravissimo rischio chiunque sosti e stazioni nei suoi pressi, eccolo: 

I parlamentari del Mov5stelle, sono da tempo impegnati sul tema della bonifica dei siti inquinati della Campania, compreso il Litorale stabiese-torrese. Luigi Gallo, parlamentare della zona, tra le altre iniziative messe i campo, è stato primo firmatario di un’interrogazione parlamentare nella quale, tra l’altro fa riferimento al capillare lavoro di ricerca svolto dal gruppo di ricercatori dell’Università Federico II di Napoli, coordinato dal geochimico Prof. Benedetto De Vivo. Chiunque, con un ragionamento di semplice buonsenso, può comprendere che alla foce del fiume Sarno, fiume tra i più inquinati al mondo, si determina una concentrazione altissima di inquinanti pericolosissimi per la salute umana. Al di là del buonsenso, c’è poi che già da anni, sono disponibili i dati precisi misurati dal suddetto gruppo di lavoro dell’Università di Napoli, che descrivono una situazione di pericolo costante, estremo e persistente, per la popolazione. I ricercatori diretti dal prof. de Vivo, hanno peraltro accertato che all’inquinamento derivante dal fiume Sarno, si cumula quello dovuto agli sversamenti illegali di vernici, solventi ed altro, da parte di Fincantieri, nel corso degli anni. Il prof. de Vivo, quando ha esposto gli esiti delle ricerche, non ha usato mezzi termini, perché la situazione è a livelli di gravità massima, ed è bene che la popolazione sia informata di ciò. In estrema sintesi si può dire che nelle acque, sui fondali, e nelle sabbie del Litorale stabiese-torrese, si registra la presenza di inquinanti potentissimi, anche fortemente cancerogeni, persistenti per decine e decine di anni. Le persone rischiano di contrarre gravi patologie fino al rischio di sviluppare tumori, se fanno quanto segue:

– Camminare o stazionare (peggio ancora se in costume da mare) sull’arenile; gli inquinanti presenti nella sabbia possono dar luogo a contaminazione sia per via aerea, che per contatto con la pelle.
– Fare il bagno a mare.
– Mangiare prodotti di qualsiasi natura, pescati o comunque provenienti dal Litorale stabiese torrese.

In quanto esposto fin qui, non c’è sopravvalutazione, e men che meno esagerazione del problema. La situazione purtroppo è questa ed è di gravità estrema ed assoluta. La Giunta Cuomo, e l’Assessore competente per il Demanio, Alessio d’Auria, del comune di C/mare di Stabia che incuranti di ciò promuovono attività di vario genere sull’Arenile, denotano dolosa noncuranza per l’allarme lanciato dai ricercatori dell’Università di Napoli e di fatto si rendono responsabili di atti che attentano alla salute pubblica. Essi addirittura annunciano la pubblicazione di un bando per la concessione di autorizzazioni alla creazioni di Lidi sull’Arenile Comunale parallelo a via De Gasperi dal rivo San Marco a Marina di Stabia. Gli Attivisti del Mov5stelle Stabia, d’intesa con i parlamentari della zona, valuteranno ogni altra utile iniziativa volta a fermare l’ennesima azione dissennata di questa Amministrazione. Peraltro, l’Assessore d’Auria, nel mentre si rifiuta di apporre gli obbligatori cartelli indicanti il divieto di balneazione, dall’altra si disinteressa del fatto che siano stati collocati abusivamente cancelli e barriere in cemento, lungo il Litorale, e si rifiuta di ordinarne la rimozione.

 

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